PUNTO D'INTERESSE IMMERSIVO

Palazzo della Provincia di Bergamo

All'epoca dell'annessione del territorio bergamasco al regno d'Italia, la Prefettura e l'Amministrazione provinciale avevano sede nella cittadella, sita in Città alta, parte dell'antico Castello di Bernabò Visconti e di proprietà del Demanio dello Stato.
Con lo sviluppo dell'industria e del commercio fu necessario il trasferimento in una sede più accessibile e funzionale alle esigenze dei cittadini, nella parte bassa della città: il borgo, dove attualmente si trova la via Torquato Tasso.

L'Amministrazione provinciale, pur sapendo di non poter contare sul concorso del governo centrale, approvò il trasferimento nel 1864, assumendosi tutti gli oneri. I lavori terminarono nel 1869 per una spesa complessiva di 640.000 lire, importo che superava le previsioni in quanto l'edificio venne ulteriormente ampliato.
Il disegno iniziale del progetto fu redatto dagli architetti Cuminetti, Preda e Savoia, approvato, nel 1865, dalla Deputazione provinciale e, successivamente, dal Consiglio, accordando i fondi correnti nel limite di spesa di 340.000 lire.

Nel nuovo fabbricato si dovevano collocare gli uffici della prefettura, i nuovi uffici dell'amministrazione provinciale, l'abitazione del prefetto, gli uffici della questura, l'ufficio telegrafo.
Il Palazzo è un buon esempio di decoro ottocentesco e, insieme, una sintesi patriottica: nei riquadri sopra le finestre centrali, tra le colonne corinzie, sono cinque altorilievi in cemento che raffigurano, da sinistra: "B. Colleoni nominato capitano generale della Repubblica Veneta", "B. Colleoni che benefica i cittadini", "Bergamo (una donna) tra il Serio e il Brembo", "Il giuramento di Pontida", "Alberico da Rosciate dà gli statuti cittadini"; sotto i davanzali delle finestre al primo piano sono ritratti i bergamaschi illustri; le lesene si ricollegano ai motivi decorativi della cappella Colleoni: la città giunge a celebrare se stessa.

Il Palazzo fu la prima opera pubblica realizzata a Bergamo dopo la proclamazione del Regno d'Italia. La sua costruzione segna e accelera il profondo rinnovamento urbanistico che amplia la concezione del borgo che si apre alle sedi delle istituzioni civili e a futuri sviluppi.

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Superficie: 40,15 km²

Abitanti: 119.476

Frazioni: Orio Al Serio, Portico Caleppio

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