Luigi Tadini, che nacque a Verona nel 1754 e morì a Lovere nel 1829, acquisì il titolo comitale in seguito alle nozze con Libera Moronati, contessa di Salizzole (borgo del veronese), dalla quale ebbe, nel 1774, l’unico figlio ed erede del casato, Faustino Gherardo. Ottenuto in eredità Palazzo Barboglio a Lovere, divenne per la famiglia luogo di villeggiatura, ma anche di tragedia, per la prematura morte del figlio durante i lavori di ampliamento. Appassionato di arte in tutte le sue forme, Luigi Tadini fece incetta di opere e contatti durante il Grand Tour in Italia.