Insieme ai Vertova e ai Capitani di Scalve, la famiglia Zoppi fu una tra le più influenti del territorio di Costa di Mezzate e dei paesi limitrofi.
Erano, infatti, i legittimi proprietari della maggior parte dei terreni in cui vivevano gli abitanti della zona come fittavoli. Se di loro si riportano poche notizie nei periodi precedenti, è dal XIII secolo che si hanno, invece, maggiori informazioni sulle generazioni Zoppi, probabilmente grazie alla maggiore accuratezza e richiesta di documenti amministrativi sempre più dettagliati che iniziarono a essere redatti proprio in quegli anni. Da quel tipo di documentazione è possibile conoscere le figure di Giacomo De Zoppis, cancelliere di Bergamo nel 1237, Giovanni De Zoppis, divenuto magistrato capo a Parma nel 1283, Bortolo De Zoppis, magistrato capo a Todi nel 1293, Piegapane De Zoppis, giudice capo presso il tribunale di Bergamo nel 1326, Giorgio De Zoppis, designato come delegato a ricevere il Re di Boemia.

Tutti loro vissero contemporaneamente alla fondazione del nuovo ente giuridico e alla nascita del Comune di La Costa, in luogo del borgo di Mezzate, come attesta la pergamena capitolare numero 4762 degli anni 1251, contenente sedici nuovi nomi del borgo. Nella scala gerarchica, la famiglia Zoppi occupava la classe dei valvassori, mentre i Vertova erano considerati i vassalli. Questa differenza nella classe gerarchica è stata rimarcata sia nell’architettura che nell’ubicazione delle proprietà delle due famiglie. I Vertova, infatti, con un titolo nobiliare superiore, iniziarono a costruire la propria casa-torre a metà dell’altezza del colle di San Geminiano, mentre gli Zoppi costruirono la propria residenza poco più in basso. In sostanza, le due case-torri appartenenti alle due famiglie erano separate da una nuova strada che, provenendo dalla piazza comunale, ha seguito le altre colline verso la località Cornella, passando per la località Foppa di Lantro. Entrambi gli insiemi di edifici subirono nel tempo modifiche architettoniche ancora oggi riconoscibili a un occhio attento. Lo stemma della famiglia Zoppi era un’aquila nera su fondo giallo e oro, successivamente coronato, sul quale era possibile leggere il nome Del Zoppo, mantenuto fino al XVIII secolo. È interessante notare che la famiglia Vertova, più potente, come detto, aveva inizialmente nel manto un leopardo rampante che fu affiancato poi anche dall’aquila imperiale coronata.

La famiglia Zoppi sostenne principalmente la fazione ghibellina, vantandosi di essere discendente di stirpe longobarda e, allo stesso tempo, rivendicando l’appartenenza a quella romana, con l’attribuzione dei Santi Domno, Domneone ed Eusebia, martiri nel V sec. che sono stati rinvenuti nella Basilica di Sant’Andrea Mars. La dinastia degli Zoppi a Costa di Mezzate terminò all’inizio del XIX secolo, quando morì l’ultimo discendente, Giovanni Zoppi, dopo essersi sposato, senza figli, con Rosa de Tanzi, figlia del conte Antonio di Milano.