PUNTO D'INTERESSE

Castello Colleoni Martinengo di Cavernago

Il Castello di Cavernago è stato costruito tra il 1597 e il 1610 su un precedente caseggiato di proprietà dei Canonici della cattedrale di Sant’Alessandro in Bergamo a Colle Aperto.
Le prime notizie del fabbricato risalgono al 1234 quando tale Salvo di Bellebon vendette l’intera proprietà, che includeva la casa, al prete Redulfo di Ghisalba che l’acquistò in nome e per conto del Capitolo di Bergamo. I Canonici coltivarono le terre e migliorarono la casa ma nulla di più, finché, nel 1341, si disfarono della tenuta che passò a un uomo ricco del quale si sa solo che si chiamava Guglielmo ed era figlio di Pietro Assonica. Fu uno dei suoi successori che, un secolo dopo, vendette l’intera proprietà a Bartolomeo Colleoni con un atto notarile datato 15 luglio 1470. Morendo Bartolomeo Colleoni, che non aveva eredi maschi, lasciò le sue proprietà e il suo cognome ai tre generi – Giacomo, Gherardo e Gaspare Martinengo – che avevano sposato tre delle sue figlie – Caterina, Ursina e Isotta – e che avevano combattuto a fianco a lui come capi squadra in tante battaglie.

A Gherardo toccò il podere di Cavernago e fu un suo nipote, in quarta generazione, Francesco Martinengo Colleoni, a costruire il Castello come è ora. Francesco, uomo d’arme e ingegnere militare, era stato per tutta la vita al servizio dei Duchi di Savoia – Emanuele Filiberto prima, Carlo Emanuele dopo – ma , su loro licenza, aveva anche combattuto contro i turchi di Solimano a Malta, sotto le bandiere della Serenissima. Fu a Venezia che trovò il disegno fatto dal Sansovino (Jacopo Tatti) del grande cortile con doppio loggiato che caratterizza l’interno del Castello. Francesco fu anche fine diplomatico e uomo di cultura. Nel 1608 ospitò a Cavernago Francesco IV Gonzaga, Duca di Mantova, che stava andando incontro alla sposa, Beatrice di Savoia, figlia di Carlo Emanuele. Per tre giorni gli offrì feste e tornei il cui ricordo divenne leggenda. A ingentilire il Castello, chiamò i pittori Giacomo Barbello di Lodi e Gian Battista Azzola che affrescarono le sale. La presenza dei Martinengo Colleoni doveva protrarsi per oltre 200 anni attraverso varie vicende storiche e familiari fino a quando, nel 1885, con la morte a Cavernago di Venceslao, la famiglia si estingue. Seguirono alcuni passaggi di proprietà conclusi con un periodo di totale decadenza e di completo abbandono, dopo l’ultima guerra. Nel 1950, il Castello fu acquistato, annesso all’azienda agricola, dal Principe Giovanni Maria Gonzaga che ne iniziò il restauro e la manutenzione.
Da tre generazioni, i nuovi proprietari, con passione e amore, ne hanno fatto la loro dimora e l’oggetto delle loro cure.

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