PUNTO D'INTERESSE
Rocca Albani – Castello di Urgnano
La costruzione della Rocca di Urgnano fu iniziata nel febbraio del 1354, dopo che il governo del ducato di Milano, morto Luchino Visconti, era passato nelle mani del fratello Giovanni, arcivescovo della città stessa. Occupata alcuni decenni più tardi dai veneziani, la Rocca venne cinta d’assedio dalle truppe del duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti. Il castello divenne proprietà di Venezia nel 1428, quando Bergamo, con tutta la sua provincia, passò spontaneamente sotto il dominio della Serenissima Repubblica. Nel 1454 la Val Camonica e il Bergamasco furono conquistati da Bartolomeo Colleoni che, in disaccordo con Venezia, era passato temporaneamente sotto la bandiera milanese di Francesco Sforza. Nel 1455, lo stesso Colleoni ottenne in feudo la rocca di Urgnano insieme alla nomina a comandante generale delle milizie venete. Alla morte del Colleoni, il castello passò al suo segretario Abbondio Longhi. Nel 1539, grazie al Conte Giangerolamo, il castello divenne proprietà della famiglia Albani. Gli Albani restaurarono e abbellirono la rocca, facendone un sontuoso palazzo in cui ospitarono insigni personaggi fra i quali, nel 1550, Fra Michele Ghisleri, divenuto poi Papa con il nome di Pio V, Ferdinando Francesco re di Boemia e di Ungheria, nel 1649, e, nel 1708, la principessa Cristina Elisabetta di Brunswick. La Rocca di Urgnano rimase agli Albani fino al 1896. Passò poi alla famiglia Fuzier, quindi ai Sala e ai Gelmini. Nel 1955 venne acquistata dal Comune di Urgnano che ne è ancora oggi proprietario.
Il castello è circondato da un’ampia fossa risalente all’anno 1483 che, nonostante oggi non sia più colma d’acqua, è perfettamente conservata. Costituiva un importante elemento difensivo per la rocca.
La rocca si trova all’interno di un ampio parco, adibito a giardini pubblici. Vi si accede attraverso il Passaggio degli Affreschi, su cui si affacciano la sala d’armi, il posto di guardia e l’antica ghiacciaia.
All’interno del castello vi è il giardino pensile, dove si può ammirare il vialetto delle grottesche nane con l’elegante fontana rinascimentale, il cortiletto del corpo a C su cui spicca il pozzo in pietra arenaria, contornato da due porticati, sempre in stile rinascimentale, che danno accesso alle sale dei piani superiori: la Sala dei Satiri, la Sala Rossa, la Sala delle Grottesche, la Sala degli Ovali, la Sala degli Stemmi, la Sala Pio V, la Sala delle 4 Stagioni, la Sala delle Mappe, il camminamento di ronda e la sala panoramica.
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