PUNTO D'INTERESSE

Villa Grumelli – Pedrocca – Maffeis

Sin dalla sua origine, la villa (termine latino che indica un centro di produzione agrario, in netta contrapposizione con le abitazioni dell’agglomerato urbano) ha avuto uno stretto legame con il contesto in cui era inserita.
Stezzano – comune nella pianura a sud di Bergamo da sempre territorio prevalentemente agricolo – rappresenta da questo punto di vista un caso emblematico, poiché annovera sul suo territorio ben quattro ville: Caroli Zanchi, Grumelli-Pedrocca-Maffeis, Morlani e Moroni.

La villa Grumelli-Pedrocca-Maffeis, attuale sede degli uffici comunali è collocata nella piazza centrale di Stezzano. Edificata nel corso del XVIII secolo, la struttura era in origine la dimora di campagna della famiglia Grumelli-Pedrocca; un registro catastale del 1787 indica come intestataria la famiglia dei “Nobili Conti Cavalieri Pedrocchi” cui, nel XIX secolo, succedette la famiglia Maffeis.
Nel corso dei decenni, per adeguarsi allo stile in voga all’epoca, l’aspetto dell’edificio subì diverse modifiche: da un iniziale stile rococò si passò a quello neoclassico, aggiungendo al corpo principale della struttura le due torrette poste agli angoli e modificando la facciata con la sostituzione delle cornici delle finestre e delle porte, che assunsero una forma geometrica.
Sul retro della Villa è presente un parco, progettato in origine secondo le geometrie settecentesche; i documenti storici riportano, inoltre, la presenza passata di filari di alberi, probabilmente gelsi, fondamentali per la coltura dei bachi da seta, attività estremamente redditizia che determinò la ricchezza di queste famiglie.

I soffitti delle sale interne – soprattutto quelle al piano terra, che fungevano da sale di rappresentanza – sono riccamente decorate con vari motivi tematici: l’esaltazione delle virtù degli uomini valorosi tramite la raffigurazione di busti di personaggi storici; illustrazioni esotiche con colori brillanti, utilizzati per raffigurare animali e piante di ispirazione orientale; decorazioni neoclassiche con motivi geometrici.
In una delle sale al primo piano è conservata un’opera di un importante pittore stezzanese, Antonio Moscheni (1854–1905), celebre per aver decorato anche la cattedrale di Bombay. Il dipinto, presente nella villa, raffigura la cerimonia della benedizione degli animali, che si svolgeva il 16 agosto in occasione delle celebrazioni dedicate a San Rocco. Ambientato sul sagrato della Chiesa Parrocchiale, il quadro costituisce un’importante testimonianza della vita e delle tradizioni di Stezzano.

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